IN ALEXANDRINA DI NELLO RUBATTU UNA SASSARI MULTIETNICA di Daniela Piras



Un progetto per la realizzazione di una polisportiva per tutti i bambini della parte bassa del centro storico di Sassari, per agevolare la loro integrazione, e un piccolo centro di assistenza dedicato alle tante persone che devono aver a che fare con gli uffici pubblici e che non hanno molta dimestichezza con la lingua italiana. Questo è quello che Nello Rubattu, con il suo ultimo libro Alexandrina ha in mente di fare, grazie al ricavato della vendita. Il libro è stato presentato, per la prima volta ieri, alla libreria Dessì Mondadori di largo Cavallotti, dal giornalista Pasquale Porcu. Tutto il ricavato della vendita del libro sarà destinato alla Cooperativa onlus “Abbila”.
«Quella di oggi è una Sassari molto più complicata rispetto al passato – racconta Nello durante la presentazione del libro – ci sono micro quartieri nel centro storico abitati da diverse comunità che non sempre parlano tra di loro: senegalesi, romeni, nigeriani, pakistani… donne che arrivano in città attirate dalla speranza di un lavoro pulito e che si ritrovano a dover lavorare sulla strada, donne che vengono comprate e rivendute, che contraggono un debito che devono necessariamente estinguere, donne che si prostituiscono in tratti precisi di strade per i quali devono anche pagare un affitto. È come se vivessero sotto una campana di vetro. Quasi sempre i loro uomini non lavorano, alcuni, come i pakistani, trovano lavoro come sguatteri nei ristoranti o fanno gli ambulanti. Ad oggi la quasi totalità dei sassaresi non ha idea di quello che accade in queste zone, non sanno come è strutturata questa città, dove si concentrano situazioni di degrado, disagio e emarginazione sociale». 
«Il libro di Nello Rubattu si può definire come una antropologia degli extra comunitari – precisa Pasquale Porcu – vengono raccontate delle storie terribili che però finiscono (quasi sempre) bene. Attraverso la descrizione delle vite dei personaggi e di quella che è la situazione dei loro paesi d’origine, Nello delinea una specie di mosaico etnologico del centro storico.»
Il libro mira a far conoscere una situazione di una Sassari parallela e sommersa, città che diventa ogni giorno più povera «perché non si riesce a pensare a un futuro – sostiene Nello – dove ci sono stranieri che cercano di far passare per normalità ciò che normale non lo è per niente, una città dove esiste un tratto di umanità che però non viene visto da nessuno, dove manca l’empatia».
Il lavoro di Nello apre una riflessione su un tema complesso che riguarda tutti, facendoci conoscere uno spaccato importante della città, poiché la non consapevolezza di ciò che accade rende queste persone totalmente invisibili. 


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