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MICHELE SCHIRRU
SILVIO MASTIO
La Storia di due antifascisti sardi nel 75° della morte
Interventi di:
Franco Bertolucci
Biblioteca Franco Serantini - Pisa
Aldo Borghesi
ISSRA Sassari

mercoledì 25 ottobre 2006 - ore 18.00
ODRADEK Libreria - Caffè letterario
via Torre Tonda, 42 - Sassari

A due affascinanti figure di sardi caduti nella lotta antifascista nel 1931, 75 anni fa, è dedicato l’incontro organizzato a Sassari dall’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia e dalla Libreria Odradek.
Michele Schirru, nativo di Padria, vive gli anni giovanili a Pozzomaggiore, uno dei primi centri di propaganda socialista della provincia di Sassari. Emigrato negli Stati Uniti dopo la guerra mondiale, diviene un attivo propagandista anarchico. Convinto che il fascismo si sostenga essenzialmente sulla figura di Mussolini, rientra in Italia per ucciderlo, ma viene arrestato prima di iniziare a porre in atto il suo progetto. La semplice intenzione di attentare alla vita del duce basta tuttavia al Tribunale speciale per condannarlo a morte: il 28 maggio 1931 Schirru finisce davanti a un plotone di esecuzione composto da sardi che hanno chiesto l’onore di poterlo fucilare.
Meno noto è invece Silvio Mastio, giovane mazziniano di Cagliari, attivo militante del Partito repubblicano e delle squadre antifasciste cittadine. Amico di Lussu, arrestato dopo i fatti del 31 ottobre 1926, espatria poi per Cuba dove lavora come chimico. In Messico prende contatto con le organizzazioni rivoluzionarie dell’America latina e partecipa infine ad una sfortunata spedizione in Venezuela, per rovesciare la dittatura del generale Gomez, trovando la morte in combattimento il 12 ottobre 1931.
Il profilo dei due antifascisti sarà tracciato da Franco Bertolucci - storico e direttore della Biblioteca Franco Serantini di Pisa, un importante centro di studi della storia del movimento libertario - e da Aldo Borghesi, dell’ISSRA di Sassari. L’iniziativa è presieduta da Simone Sechi.

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