Absract - Dal sindacalismo rivoluzionario alla Repubblica socialista sarda delle Corone: Giovanni Antioco Mura (1882-1972)
Abstract
Dal sindacalismo rivoluzionario alla Repubblica socialista sarda delle
Corone: Giovanni Antioco Mura (1882-1972)
di Federico Francioni
Questo contributo è dedicato alla memoria sempre
viva di mio cognato, per me un fratello maggiore, Alceo Riosa (1939-2011),
docente di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze politiche
dell'Università statale di Milano. Intellettuale dialogico, alieno da ogni
forma di spocchia accademica, si impegnò a fondo nello studio del movimento
operaio e socialista, soprattutto di personaggi scomodi, non allineati agli
schieramenti maggioritari e consolidati. A Riosa si devono anche preziose
ricerche sulla nazione e sul nazionalismo, nonché sui miti che agirono in
profondità nella storia del socialismo e del comunismo internazionali.
Premessa
Le pagine seguenti
si propongono di mettere in risalto alcuni aspetti della riflessione, sia
nell'ambito della saggistica, sia in quello letterario, cui Giovanni Antioco
Mura, uno dei fondatori del socialismo sardo, si dedicò dopo la Seconda guerra
mondiale quando, ormai isolato da un punto di vista politico, pubblicò vari
testi che, quasi certamente, ebbero una circolazione limitata. Per cogliere
l'originalità - ed anche l'eccentricità - di questa produzione, è
indispensabile ripercorrere alcune tappe della sua biografia, in cui sono
centrali i valori e le istanze del socialismo, ma soprattutto del sindacalismo
rivoluzionario, rimasto in lui determinante, al di là cioè della sua adesione
al Partito comunista d'Italia, nonché alla singolare vicenda del Partito
comunista di Sardegna. Negli anni Cinquanta, secondo quanto sarà posto in
risalto, Mura approdò alla prospettiva di una Repubblica socialista sarda
indipendente, sempre sostenuta dagli ideali del sindacalismo rivoluzionario.
Per meglio delineare alcuni tratti della sua complessa personalità, risulterà
indubbiamente prezioso il suo archivio privato (scoperto da chi scrive nel
1995), che contiene: carte dell'attività forense, i manoscritti di tre saggi,
di un romanzo, di due testi teatrali (uno in lingua sarda), di due raccolte di
poesie (entrambe in sardo), ma specialmente circa 400 cartoline da lui stesso
illustrate e spedite ai familiari dal fronte e dalle retrovie della Prima
guerra mondiale...
(continua nel numero di prossima pubblicazione)
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