A CENTO ANNI DAL CONGRESSO DEI SARDI IN ROMA 1914 - 2014






Mentre hanno preso avvio sul piano nazionale e internazionale le celebrazioni per il centenario dell’inizio della prima guerra mondiale, la Fondazione “Sardinia” - unitamente ad altri Enti ed Associazioni - promuove un’iniziativa volta a ricordare, in questo 2014, un altro centenario che, nella nostra Isola, non dovrebbe passare inosservato. L’evento proposto all’attenzione dei Sardi è costituito dal “Primo Congresso Regionale Sardo”, tenuto a Roma dal 10 al 15 maggio 1914, promosso ed organizzato dalla “Associazione fra i Sardi in Roma” (progenitrice dell’attuale “Gremio dei Sardi di Roma”) “per esaminare e discutere obbiettivamente i principali fra i problemi che interessano l’isola nostra”. Dagli Atti del Congresso (integralmente consultabili in www.fondazionesardinia.eu) emerge una sostanziale continuità fra i problemi di ieri e quelli di oggi: basti considerare che nel 1914, a Roma, i partecipanti avevano affrontato temi di particolare attualità, discutendo segnatamente di “legislazioni speciali per le isole e per il mezzogiorno”, di “questioni militari”, di agricoltura, trasporti, commercio, emigrazione, sanità, credito ed istruzione.
È parso quindi opportuno prendere le mosse dalle conclusioni del Congresso romano per valutarle alla luce dei profondi cambiamenti che, nel corso di un secolo, si sono prodotti nella Sardegna e nel mondo. Vari gli incontri previsti per ricordare l’evento: quello in programma per il 27 ottobre 2014 a Sassari (altri ne seguiranno: in particolare a Cagliari e a Roma) intende mettere l’accento sul tema delle istituzioni di cui la Sardegna deve oggi dotarsi per affrontare le sfide di un contesto, soprattutto internazionale, assai mutato. Se nel 1914 si è dibattuto delle norme applicate nell’isola -definite “il primo esempio di legislazione speciale per una determinata regione” - nel 2014 al centro del dibattito è l’autonomia speciale. Sulle problematiche storico-politiche sottese al Congresso del 1914, sulla specialità - e sulle cause della sua crisi attuale  -  i partecipanti all’incontro del 27 ottobre sono chiamati a confrontarsi. 

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