Pubblichiamo integralmente il comunicato del Comitato sardo Gettiamo le Basi. http://freeweb.supereva.com/gettiamolebasi/ Ogni commento ci appare superfluo.
Sardegna paradiso di guerra, il nuovo/vecchio corso politico.
"Non nelle intenzioni della Difesa abbandonare il poligono Salto di Quirra e su questo c'è un accordo con la Regione Sardegna; anzi è interesse della Difesa trovare compensazioni adeguate ( alias +affitti poligono e +sconti sull'acquisto dei gioiellini da guerra) e fare investimenti nel poligono" EmidioCasula, sottosegretario alla Difesa
Esultano gli "amministratori volanti" del territorio devastato che, spensierati, hanno trascorso la primavera in tour turistici in elicottero, gentilmente offerti a piene mani anche alle scolaresche dal Comando del Poligono Interforze Salto di Quirra nell'ambito dell'intensa campagna di promozione del nuovo look militare: "Il poligono di Perdasdefogu diventa un polo culturale" (La Nuova 28/6/06).
Silenzio da parte di tutte le istituzioni sulla devastazione sanitaria descritta e quantificata, ma non spiegata, nella recente indagine epidemiologica strappata alla Regione dopo 5 anni di ostinate lotte popolari. A fine settembre, quasi contemporaneamente all'annuncio del potenziamento del poligono della morte, la stampa informa laconicamente della ritrovata armonia Regione -Stato e della FINE della RESISTENZA PASSIVA, proclamata dal Governatore Soru nel maggio 2005 (in atto in sede CoMiPa fin dal 2002 nonostante le Giunte di destra Pili e Masala). Con il placet della Regione, la Sardegna riacquista il ruolo eterodiretto di "madre di tutte le guerre", teatro di sperimentazioni e collaudo di ordigni bellici, lugubre palestra in cui si affinano armi e tecniche di morte, campo di battaglia permanente a disposizione di truppe e multinazionali delle armi di mezzo mondo.
Soru e Parisi concordano: " La mancata effettuazione dell'attività sui poligoni sardi potrebbe impedire l'attuazione dei programmi addestrativi militari particolarmente importanti in relazione agli impegni in Libano del contingente italiano in missione di Pace"
E' una ben strana "missione di pace" una spedizione armata che ha bisogno delle oscure sperimentazioni e delle imponenti manovre di guerra che martirizzano la Sardegna, per di più condotte con la partecipazione di Israele, l'alleato militare nei cui confronti, contradditoriamente, l'Italia sostiene di svolgere in Libano un ruolo d'interposizione "super partes".
Comitato sardo Gettiamo le Basi
Sardegna paradiso di guerra, il nuovo/vecchio corso politico.
"Non nelle intenzioni della Difesa abbandonare il poligono Salto di Quirra e su questo c'è un accordo con la Regione Sardegna; anzi è interesse della Difesa trovare compensazioni adeguate ( alias +affitti poligono e +sconti sull'acquisto dei gioiellini da guerra) e fare investimenti nel poligono" EmidioCasula, sottosegretario alla Difesa
Esultano gli "amministratori volanti" del territorio devastato che, spensierati, hanno trascorso la primavera in tour turistici in elicottero, gentilmente offerti a piene mani anche alle scolaresche dal Comando del Poligono Interforze Salto di Quirra nell'ambito dell'intensa campagna di promozione del nuovo look militare: "Il poligono di Perdasdefogu diventa un polo culturale" (La Nuova 28/6/06).
Silenzio da parte di tutte le istituzioni sulla devastazione sanitaria descritta e quantificata, ma non spiegata, nella recente indagine epidemiologica strappata alla Regione dopo 5 anni di ostinate lotte popolari. A fine settembre, quasi contemporaneamente all'annuncio del potenziamento del poligono della morte, la stampa informa laconicamente della ritrovata armonia Regione -Stato e della FINE della RESISTENZA PASSIVA, proclamata dal Governatore Soru nel maggio 2005 (in atto in sede CoMiPa fin dal 2002 nonostante le Giunte di destra Pili e Masala). Con il placet della Regione, la Sardegna riacquista il ruolo eterodiretto di "madre di tutte le guerre", teatro di sperimentazioni e collaudo di ordigni bellici, lugubre palestra in cui si affinano armi e tecniche di morte, campo di battaglia permanente a disposizione di truppe e multinazionali delle armi di mezzo mondo.
Soru e Parisi concordano: " La mancata effettuazione dell'attività sui poligoni sardi potrebbe impedire l'attuazione dei programmi addestrativi militari particolarmente importanti in relazione agli impegni in Libano del contingente italiano in missione di Pace"
E' una ben strana "missione di pace" una spedizione armata che ha bisogno delle oscure sperimentazioni e delle imponenti manovre di guerra che martirizzano la Sardegna, per di più condotte con la partecipazione di Israele, l'alleato militare nei cui confronti, contradditoriamente, l'Italia sostiene di svolgere in Libano un ruolo d'interposizione "super partes".
Comitato sardo Gettiamo le Basi
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